
Corso Karuna Reiki I e II – Milano
Il Metodo ed il corso Karuna Reiki è stato sviluppato da William Rand e consiglia, oltre l’imposizione delle mani sul corpo e l’utilizzo di una serie di simboli, d’intonare e salmodiare con la voce per potenziare e amplificare l’energia durante le terapie Karuna. Il termine Karuna deriva dal sanscrito, l’antica lingua indiana, e può essere tradotto come “azione compassionevole”, ovvero un’azione intrapresa per alleviare le sofferenze altrui senza aspettarsi nulla in cambio.
È una qualità dell’amore incondizionato. Il Karuna Reiki è uno degli strumenti più potenti di energia. Il canto e la voce sono riproduzioni del potere creativo e salutare dell’energia cosmica (l’Om è la sillaba sacra che creò il mondo e pronunciarla porta pace e benessere spirituale).
Secondo lo Shambala Dictionary of Buddhism and Zen, il nome di Avalokiteshvara, la divinità buddista della compassione, cui è attribuito l’epiteto di Mahakaruna (che significa “Grande Compassione”) può anche significare “Suono che illumina il Mondo”. Il potere curativo del canto, dell’intonare e del salmodiare è ben noto dai tempi più antichi. A testimoniare ciò sono figure del passato come sacerdoti e sciamani che eseguivano le preghiere con il canto.
Nessun strumento musicale può trasmettere la voce e la risonanza che ha in sé. Le intonazioni Karuna sono eseguite con successioni di diversi “intervalli”; l’intervallo è la distanza che intercorre tra due note e ciascuno di questi intervalli ha funzioni vibratorie. Secondo gli studi del musicista e musicoterapeuta Fabien Maman, ogni intervallo ha proprie caratteristiche: quelli che vanno dalla fondamentale a quello di quarta agiscono più dall’interno del corpo, mentre la successione che va dalla quinta all’ottava crea una connessione tra l’interno e l’esterno del corpo. Le intonazioni usate in queste musiche sono su intervalli che hanno la caratteristica corrispondente al tipo di simbolo salmodiato, potenziandone l’azione guaritrice.
